AVVISI Sociali



Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare
Ente Morale R. D. 31 maggio 1928 n. 1308
Federazione Provinciale di Bergamo



Il 4 novembre 1918 ebbe termine la Grande Guerra, un evento del quale, fra poche ore, ricorrerà il Centenario e che ha segnato in modo profondo l'inizio del novecento e la nostra Patria.
Il completamento dell'epopea risorgimentale avvenne durante la Grande Guerra, con il sacrificio di più di una generazione (più di quattromilioniduecentomila uomini) che combatté sulle Alpi o nelle trincee del Carso, lungo l'Isonzo e sul Piave, ma anche in Albania, Macedonia, Francia e Palestina.                                                                                                                                                    
Con le nostre truppe a Trento e a Trieste i nostri progenitori ritennero completato il processo di unità nazionale, grazie al raggiungimento dei confini naturali e alla definitiva sconfitta dell'Impero asburgico, tradizionale nemico dei nostri ideali nazionali.                                                                                  
La guerra produsse tra gli italiani un'unificazione non più semplicemente amministrativa e politica, ma reale, effettiva, di popolo, un sentimento di unità nazionale e patriottismo dato dal comune sacrificio, dal comune continuo e vicino rischio di morire, dalla convivenza nelle trincee di italiani di tutte le regioni, dalla vita in comune nel fango, nella neve o negli angusti spazi delle navi o degli aeroplani.
Per la prima volta milioni di italiani si trovarono a condividere un'esperienza comune ed uno stesso obiettivo.
Il sacrificio collettivo portò alla vittoria, pagata con l'altissimo prezzo di quasi 700.000 vite, e non c'è paese in Italia che non commemori tale sacrificio con un monumento ai Caduti.                                                  
In quella vittoriosa giornata di cento anni fa, si completò il processo dell’unificazione italiana, come traguardo di un lungo e travagliato percorso, raggiunto con uno sforzo collettivo che mai prima il nostro Paese aveva compiuto: un moto di sensi e coscienze che coinvolse l’intera popolazione e la rese consapevole di formare un unico Popolo.                                                                                      
Commemorare il 4 novembre, giorno centenario della Vittoria, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate significa dedicare la giusta, dovuta attenzione ad un evento di portata nazionale, non solo celebrativo, ma dal forte carattere storico-culturale; esso deve servire a trasmettere e mantenere viva nelle nuove generazioni una coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale.                                                                                                                                                                
Perché durante tale ricorrenza è giusto rievocare e onorare la memoria di tutti coloro che hanno sacrificato, nel tempo, il bene supremo della vita per l’Italia.                                                                   
Ma tale rievocazione rappresenta anche un’opportunità per ripercorrere, le tante straordinarie prove di coraggio, virtù militare, civiltà e di volontà di rinascita, di cui la nostra Nazione si è resa protagonista e le cui testimonianze concrete sono rappresentate dalle ricompense al Valore Militare assegnate a Combattenti e a civili, delle quali il Nastro Azzurro è sentinella, sicuro custode e divulgatore.
Le Forze Armate sono state “parte attiva”, nell’aver reso partecipi gli italiani, di questa importante consapevolezza.
E’ con questo spirito che, con un impegno serio – coerente con il momento complesso e delicato per il Paese – tutte le realtà socio-culturali, associative ed economiche, le strutture pubbliche e private, tutti i cittadini devono, esponendo il tricolore nazionale, vivere attivamente i festeggiamenti e anche le occasioni d’incontro fra la popolazione e  i “concittadini in uniforme” delle Forze Armate che, come è tradizione, si aprono ai contesti locali che le ospitano, per diventare “punto di riferimento per il territorio e le sue genti favorendo, così, l’unione d'intenti fra Istituzioni, comunità e forze vive della Nazione.
Viva l’Italia
Viva le Forze Armate
Viva il Nastro Azzurro
 
Il Presidente
Dott. Vito Mirabella



Il 4 novembre 1918 -2023

 

Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.                           

La festività del 4 novembre, istituita all’indomani della vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto ricorda quel fao giorno in cui era entrato in vigore l’Armistizio di Villa Giusti grazie al quale l’Impero Austro-ungarico si era arreso al Regno d’Italia facendo sì che, appena una settimana dopo, anche la Germania del Kaiser, temendo l’invasione italiana dalla Baviera, deponesse le armi.                  

Questa data, quindi, è stata celebrata come festa nazionale per 55 anni.                                                                                                                                    

“Il 4 Novembre è la vera data fondante della nostra Patria”.                                

Questa data, che fino al 1977, era segnata nei calendari in rosso, per evidenziarne la festività, non fu più festiva e da allora, e ancora oggi, è considerata soltanto solennità civile.                                                                      

Occorre ridare dignità a questa giornata, trattandosi di una data unica e diversa da qualunque altra: perché è la data della nostra Vittoria nella prima guerra mondiale.

                                                                                                              

Infatti l’attuale Parlamento sta provvedendo a ripristinare la festività di tale giorno e tutti si aspettano che, a breve, la legge sia approvata e pubblicata   in Gazzetta Ufficiale.                                                                                                                            

Una giornata che univa tutto il popolo italiano, che in quel giorno ricordava e celebrava la vittoria nella prima guerra mondiale e il raggiungimento dell’Unità nazionale del Paese.

                                                                                                    

Una vittoria attraverso la quale l’Italia ha preso coscienza del proprio “io nazionale” e gli italiani, oltre cinquant’anni (1861-1911) dopo l’Unità d’Italia, sono diventati un corpo unico, quello che normalmente si traduce nel concetto di Nazione.                                                                                                               

La splendida ed epica vittoria, sul campo, ottenuta dopo accaniti e cruenti combattimenti nel primo conflitto mondiale, (l’Impero Germanico avanzò richiesta d’armistizio senza essere stato sconfitto sul campo e/o travolto in battaglia) cementò una Nazione che per secoli era stata soggetta, divisa e immersa in miopi realtà ed interessi locali.                                                                                                         

Quelli del ’15 –’18 furono gli anni in cui valorosi soldati, marinai e aviatori morivano sull’altipiano del Carso, sul fiume Isonzo, sul Monte Grappa, sul Piave mentre i civili non combattenti lavoravano senza sosta o riposo nel fronte interno per sostenere chi era in prima linea, al fronte.


Era l’epoca della giovanissima generazione del ’99, che sulle sponde del fiume Piave aiutò e sostenne la riscossa di tutti i soldati andando incontro a pericoli mortali pur di completare il percorso risorgimentale per l’Unità e dare all’Italia un futuro libero dall’oppressore straniero.


Per ragioni burocratiche assolutamente insignificanti, di avarizia e di penosa pochezza morale – recuperare una giornata lavorativa – la Festa nazionale del 4 novembre fu abolita.                                                                                                 

Invece....il 4 novembre, ancora oggi è l’unica data che può ricompattare una Nazione che è ancora caratterizzata da un’identità confusa, è stata ed è divisa da contrapposizioni localistiche, da conflitti inter-istituzionali e antichi rancori politici e ideologici ormai fuori del tempo.                                                                

Il 4 novembre unisce con orgoglio l’intera Nazione italiana perché a quella data risale la Vittoria di TUTTI, il sacrificio che commuove ancora oggi quando si ascoltano i canti che ne rievocano le epiche e sanguinose battaglie.


Anni in cui rifulsero personaggi eroici (Acerbo, Aonzo, Bafile, Baracca, Baruzzi, Battisti, Chiesa, d’Annunzio, Filzi, Freguglia, Guadagni, Locatelli, Monti, Palli, Paolucci, Papa, Picca, Randaccio, Rizzo, Rossani, Sauro, Scirè, Slataper, Stuparich, Toti, Vaccari, Viola) che contribuirono alla vittoria, e tutti scoprimmo finalmente cosa fosse l’identità di un popolo, l’amor di Patria.                 


Gli anni durante i quali, per la prima volta, ci trovammo uniti da Nord a Sud a combattere per una Nazione, la nostra Italia.                                                          

La Grande Guerra è stata la quarta guerra del nostro Risorgimento, quella che ha fatto l’Italia per davvero, l’Italia del Carso e dell’Isonzo, del Grappa e del Piave e di Vittorio Veneto, delle battaglie, cioè, in cui fu forgiata, col sangue dei nostri soldati, la nostra Nazione.                                                                                   

Nostro compito è anche non dimenticare coloro che con il loro estremo sacrificio, ci hanno permesso di vivere nel mondo che oggi conosciamo e il loro ricordo deve costituire fonte d’ispirazione e linea guida per il nostro vivere.


Vorrei che oggi l’Italia e gli italiani avessero più coscienza del proprio valore, si amassero di più e che fossero tutti più orgogliosi dei propri Antenati, dei propri nonni dei propri genitori, dei loro eroismi e sacrifici e della nostra storia e per questo, con profondo sentimento patriottico, esprimo il mio augurio a tutti Voi.

 

Il Presidente

Dott. Vito Mirabella



Programma" per le celebrazioni del 1, 2 e 4 novembre stilato

 dal Comune di Bergamo:

 

MERCOLEDI’ 1 NOVEMBRE

Ore 14.30 | Piazzale Chiesa di Ognissanti, nel Cimitero comunale.

Deposizione di fiori alla lapide in memoria delle Vittime del Covid-19

Ore 15.00 | Chiesa di Ognissanti, nel Cimitero comunale.

Santa Messa celebrata da S.E. il Vescovo Mons. Francesco Beschi

Ore 16.00 | Campo dei Veterani e Reduci delle Patrie Battaglie,nel Cimitero comunale. Benedizione e deposizione della corona d’alloro

Ore 16.15 | Mausoleo Ossario, nel Cimitero comunale.

Onori ai Caduti, benedizione e deposizione delle corone d’alloro

 

 SABATO 4 NOVEMBRE

Ore 09:00 | Bergamo, Rocca Piazzale Brigata Legnano.

Benedizione

Onori ai Caduti e deposizione corone d’alloro

Ore 09:45 | Bergamo, Piazza Matteotti

Deposizione corone d’alloro a Palazzo Frizzoni e al monumento ai Fratelli Calvi

Ore 10:00 | Bergamo, Piazza Vittorio Veneto

Onori a Labari e Bandiere, ai Gonfaloni e alla Massima Autorità

Cerimonia di Alzabandiera

Onori ai Caduti e deposizione corone d’alloro alla Torre dei Caduti

Lettura del messaggio del Presidente della Repubblica

Intervento del Sindaco

Onori finali

 

Ore 17.30 | Piazza Vittorio Veneto

Cerimonia di Ammaina Bandiera

 

Vi prego di esporre su finestre e balconi delle Vostre case il nostro Tricolore, di ascoltare il nostro Inno Nazionale per intero e di assistere - se potrete -numerosi alla celebrazioni.

Viva l'Italia!  viva le Forze Armate!  viva il Nastro Azzurro! 

 

 

 

Il Presidente
Dott. Vito Mirabella





4 NOVEMBRE 2023 “Giornata a dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. Il 4 novembre 1918 il bollettino di guerra n° 1268 firmato da Armando Diaz diede la notizia della fine vittoriosa della Prima Guerra Mondiale. Una vittoria che, con Trento e Trieste finalmente congiunte alla Patria, segnò il completamento della nostra unità nazionale, con il pesante contributo di oltre 680.000 Caduti e oltre un milione di Feriti e Mutilati. Onoriamo tutte le Donne e gli Uomini le cui vite sono state per più di una generazione segnata da quell’immane conflitto. Cento anni fa dieci Decorati al Valor Militare, guidati da Ettore Viola, reduci della Grande Guerra, fondarono l’Istituto del Nastro Azzurro, che ha oggi tra i suoi compiti fondanti la trasmissione alle giovani generazioni della nostra memoria storica. L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, invita ogni cittadino a ricordare quei momenti, il “VALORE” dei nostri Combattenti e dei nostri Padri con un ideale abbraccio alla nostra Bandiera Nazionale e alle nostre Forze Armate. Fieri ed orgogliosi di appartenere ad una nazione: la nostra Repubblica Italiana






IL  25   APRILE

Bergamo 21/04/2023

Festeggiare il 25 aprile significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. A chiamarci a questa celebrazione sono i martiri delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema e di tanti altri luoghi del nostro Paese; di Cefalonia, dei militari e dei partigiani caduti in montagna o nelle città, dei deportati nei campi di sterminio, dei soldati di Paesi stranieri lontani che hanno fornito un grande generoso contributo e sono morti in Italia per la libertà. È un dovere, morale e civile, della memoria. Memoria degli eventi decisivi della nostra storia recente. Alle celebrazioni per il Centenario di Fondazione dell’Istituto erano presenti i Gonfaloni di Province e Città. Le decorazioni sorrette da un nastro azzurro che spiccavano su di essi sono la testimonianza delle indicibili sofferenze e dei sacrifici che le popolazioni hanno subito negli anni che hanno portato alla Liberazione. A loro l'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare vuole idealmente collegare tutti i militari internati nei campi di concentramento per non aver voluto continuare a combattere nell’esercito tedesco, i Gruppi di Combattimento del Corpo Italiano di Liberazione, gli appartenenti alle altre Forze Armate, il Corpo Volontari della Libertà e, certamente non ultimi, tutti i combattenti della Libertà, senza alcuna discriminazione e distinzione di fede, razza o ideologia politica. Molti di loro diedero la vita per la rinascita del Paese, gettando le basi su cui nacque la nostra Repubblica. Il loro sacrificio non può e non sarà dimenticato. Stringiamoci intorno al nostro tricolore, simbolo della nostra unità nazionale e del nostro comune destino e gridiamo con forza: 
                                    VIVA LA REPUBBLICA, VIVA L'ITALIA
Il Presidente
Dott. Vito Mirabella




           Bergamo, 08/03/2023

      Cari Soci e Amici,

sono lieto di comunicarVi che la Medaglia del nostro Centenario è pronta.

Ideata da Michele Monaco, già autore della Medaglia al Milite Ignoto, verrà prodotta in 300 copie numerate                                                                                                                                                   

"La medaglia del Centenario della fondazione dell’Istituto del Nastro Azzurro, presenta nel dritto una composizione che vuole ricordare quei caratteri e simboli celebrativi o risorgimentali, sottolineando il senso di valor militare verso la Patria. Si tratta del motivo per cui fu fondato nel 1923 l’Istituto del Nastro Azzurro. Il dritto citato in precedenza racconta il momento epico per un militare, l’onorificenza ricevuta al valore militare, che viene compiuta con l’intervento della Dea Roma che porge la medaglia ad un militare, che rappresenta simbolicamente l’Ardito (facendo riferimento ad Ettore Viola). Questa scena scultorea viene racchiusa in una cornice fatta di simboli e particolari che ne fanno il luogo di questa scena, la città di Roma, con i suoi monumenti Vittoriano, Campidoglio, Colonna Traiana. L’architettura presente come il tempio, luogo sacro consacrato a svolgere Cerimonie solenni e gesti di dono verso i culti. Alle spalle della scena primaria della Dea Roma e il soldato che riceve l’onorificenza, oltre al tempio c’è in secondo piano l’altare con la fiamma che arde, che simboleggia lo spirito degli uomini che hanno donato la propria vita alla Patria e lo spirito arduo che contraddistingue il nostro popolo. In alto alla composizione vi è lo stemma Araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro adornato da festoni di quercia, ripetuti anche nella parte inferiore, ove troviamo in esergo la scritta “Centenario dell’Istituto del Nastro Azzurro“. Il Dritto termina con la scritta al centro in caratteri romani “Roma 1923 -2023”. Sul rovescio il progetto cerca sinteticamente di rappresentare l’immagine della medaglia al Valor Militare che tuttora viene usata dalla Presidenza della Repubblica Italiana per decorare i militari che si sono contraddistinti con gesta eroiche o col pieno svolgimento del proprio dovere."








Bergamo, 03 - XI - 2022

 

Cari Soci, cari amiche e amici,

con Voi desidero condividere la gioia di poter ancora

vivere e festeggiare la data del 4 novembre,

giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Vi prego di voler esporre il Tricolore nazionale sulle

 Vostre case, su balconi, finestre e terrazze, dovunque possibile.

E...soprattutto... nei Vostri cuori!

Cari saluti.

Viva l'Italia

Viva le Forze Armate 

Il Presidente
Dott. Vito Mirabella


4 NOVEMBRE 2022

 Il 3 novembre 1918 il Generale austriaco Vicktor Weber Webenau ed il Generale italiano Pietro Badoglio, sottocapo di Stato Maggiore, firmarono l’armistizio di Villa Giusti che pose fine alla “Grande Guerra”. Veniva così sancita la vittoria italiana in quell’immane sacrificio che causò nei cinque milioni di uomini mobilitati oltre 680.000 Caduti e oltre un milione di Feriti e Mutilati. La data del 4 novembre, scelta dal governo e dal Parlamento del Regno d’Italia, vuole ricordare le tragedie e i sacrifici dei nostri combattenti e di tutto il popolo, l’onore delle armi italiane che uscirono vittoriose dallo scontro mortale contro l’impero AustroUngarico, nostro secolare nemico. Una vittoria che completò la nostra unità nazionale. La Repubblica Italiana ha fatto propria questa festa come “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, alla vigilia del Centenario della propria fondazione, invita ogni cittadino a ricordare quei momenti, quell’immenso ”VALORE” dei nostri Combattenti, dei nostri Padri con un ideale abbraccio alla nostra Bandiera Nazionale e alle nostre Forze Armate. Fieri ed orgogliosi di appartenere ad una nazione: la nostra Repubblica Italiana. VIVA L’ITALIA



                                                                     



Raduno Interregionale A.N.M.I.  a Bergamo 16- 19 Giugno 2022


A Bergamo, dal 16 al 19 giugno 2022, in una splendida cornice austera, il labaro del Nastro Azzurro della Federazione Provinciale di Bergamo, ha presenziato a tutte le celebrazioni in programma per il raduno, guidata dal Presidente Dott. Vito Mirabella. Sul viale Papa Giovanni XXIII, un onda di oltre 1200 solini blu delle regioni del nord Italia hanno con onore e passo marziale, sfilato davanti a tutte le autorità civili religiose e militari. Era presente, il medagliere Nazionale della MM la banda della Marina Militare del distretto di la Spezia e un drappello di 24 marinai imbarcati su varie unità navali della MM presenti a la Spezia.  
Una giornata storica per il Gruppo Bergamasco, intitolato alla M.O.V.M.  Ugo Botti ma anche, unica nella storia di Bergamo che per la prima volta ha ospitato la Marina Militare e i Marinai in congedo di tutte le regioni del Nord Italia. Tra le autorità era presente, il Presidente Nazionale dell' ANMI l'ammiraglio (r) Pierluigi Rosati .

Nel settore FotoClik del blog troverete delle foto riferite all'evento e se visiterete il blog del Gruppo ANMI di Bergamo troverete molte più notizie foto e filmati. http://anmibergamo.blogspot.com/





Santa Pasqua 2022
Cari Soci,
auguro a voi e alle vostre famiglie una serena Pasqua che sia portatrice di pace e serenità in questo triste e buio momento storico dell'Europa.

In queste ultime settimane, guardando alle violenze che accadono in Ucraina, non posso fare a meno di ricordare l'invito perentorio di Garibaldi, che, a proposito della insurrezione della Polonia, 159 anni fa, disse:  “Non abbandonate la Polonia” !.

Aggiungendo:  “tutti i popoli d’Europa hanno il dovere di aiutare questa infelice nazione, che prova al mondo ciò che può la disperazione”.

E subito partirono da Bergamo Francesco Nullo e suoi compagni, (Luigi Caroli, Settimo Patelli, Paolo Mazzoleni, Febo Arcangeli, Giovanni Maggi e Luigi Testa e gli altri compagni) tutti decisi a portare aiuto a quel “popolo martire” e pronti a far proprie anche le parole del sindaco di allora, Giovanni Battista Camozzi, che aveva invitato, anzi incitato i suoi concittadini a intervenire “ovunque siavi una barbarie da frenare”, o addirittura “un dispotismo da abbattere”. 

Commemoriamo solennemente, ogni anno, Francesco Nullo, un EROE bergamasco, un volontario garibaldino che partecipò alla spedizione dei Mille e fu il primo ad issare il tricolore in Palermo. 

Nell'aprile -maggio del 1863 egli guidò un battaglione di volontari in Polonia per lottare per la libertà di quel paese che voleva liberarsi dall'oppressione della Russia zarista.

Francesco NULLOUNO DEI MILLE, MORI' a KRZYKAWKA (Olkusz) il 5 maggio 1863, COMBATTENDO contro l'esercito russo dello Zar Alessandro II° , PER L'INDIPENDENZA DELLA POLONIA.

Tutto ciò dovrebbe  farci pensare ad una grande similitudine con i tempi di guerra che si vivono nei pressi di quei territori, in Ucraina. 

Tutto ciò dovrebbe farci riconsiderare l'atteggiamento neghittoso dell'intero nostro pianeta, di noi italiani (e dei bergamaschi,) nei confronti di una violenta, prepotente prevaricazione nei confronti di un Paese libero e indipendente - sia pure certamente con le sue pecche, come l'Ucraina.

Invece di promuovere un autentico sollevamento delle coscienze, tutto il mondo occidentale, in particolare europeo, adotta comportamenti che non possono che portare ad un immancabile, invilente destino!.

Sembra che neppure l'Arcangelo Michele, che è protettore dell'Ucraina  e che, come sappiamo, ha difeso la fede in Dio contro le orde di Satana, “capo” degli Angeli e dell'esercito di Dio, riesca a portare sollievo al popolo ucraino e a porre termine a questo conflitto. 

Le conseguenze della attuale "situazione" sonoper il nostro Paese, abbastanza rilevanti poiché, oltre ai danni "morali" e alla vita di relazione, hanno già prodotto un aumento generalizzato del costo di tutte le materie prime, con effetto a cascata su praticamente tutti i beni, alimentari e non, e soprattutto sui costi dell'energia.

Certo è, che non è il caso di allargare il conflitto! ma è certo che paghiamo, oggi, la totale impreparazione, imprevidenza e mancanza di lungimiranza dei governanti.

Speriamo bene

Dott. Vito Mirabella



Bergamo,10 aprile 2022
Cari Soci,
Vi comunico , come del resto vi è già noto, avendo espresso il Vostro voto epistolarmente, 
che il 27/03/2022, presso la Sede della A.N.C. di Romano di Lombardiasi è svolta 
l'Assemblea Generale deSoci della Federazione per procedere, secondo norme statutarie e
 regolamentari, alle elezioni del Presidente e dei componenti il Consiglio Direttivo
 per il quadriennio 2022 - 2026.
      La votazione si é regolarmente svolta e conclusa senza reclami.
         All'esito dello scrutinio dei voti, risultano eletti (riconfermati): 
Dott. Vito MIRABELLA - Presidente;
M/llo A s UPS Cav. Marino PETRACCA - Consigliere Segretario;
Col. Dott. Riccardo MORLINI - Consigliere e Vice Presidente;
Geom. Cav. Pasquale BUSETTI Consigliere e Vice Segretario;
Cav. Uff. Matteo ANNONI - Consigliere;
Rag. Cav. Francesco ANNONI - Consigliere.
Tutti gli eletti designati dai voti, hanno accettato.
I risultati dello scrutinio sono stati già "Ratificati" dal Presidente Nazionale, 
Gen. Carlo Maria Magnani, che ha inoltre formulato gli auguri di proficuo
 lavoro al sottoscritto e ai membri del Consiglio Direttivo.

 Lieto di essere stato ritenuto ancora utile e rieletto Presidente della Federazione,

assicuro il lavoro e l' impegno mio e dei Consiglieri rieletti 

per i fini statutari e le altre attività dell'Istituto.

       Con viva cordialità. 

Viva l'Italia !   Viva il Nastro Azzurro !.
 
Il Presidente
Dott. Vito Mirabella



Bergamo, 22/03/2022

Cari amici,

Vi comunico che L'Associazione CENTRO STUDI MARTINENGO, il cui Presidente, Cav. Pasquale Busetti, è un nostro Consigliere, ha realizzato una "Mostra" dedicata alla Commemorazione del Magg. Pilota Antonio Locatelli, Combattente, Pioniere dell'Aviazione, Artista, Scrittore, Giornalista.

La nostra Federazione ha collaborato ai lavori, trattandosi di ricordare uno dei più valorosi soldati bergamaschi, che è anche l'unico militare italiano ad essere stato decorato con tre Medaglie d'Oro al Valore Militare.

Sono quindi lieto di invitarVi all'inaugurazione (e visita) della Mostra che si terrà alle ore 10.00 di Domenica 03 aprile nella Sala Consigliare del FILANDONE  in Via Allegreni 37, a Martinengo, BG.  

Il cerimoniale, ha previsto come punto di ritrovo, alle ore 09.00,  il Parco degli Alpini (Via Gramsci in Martinengo) dal quale partirà un corteo, con le Autorità e le Associazioni con le rispettive Insegne.

Seguiranno Conferenze nelle serate del 7 e  8 aprile con ingresso gratuito, con prenotazione e Passaporto Verde (e -preferibilmente - indossando DPI mascherina).

Vi prego di voler dare la Vostra comunicazione di partecipazione alle conferenze, all'organizzatore CENTRO STUDI MARTINENGO  Cell. 338-6619313 - pasqualebusetti@gmail.com   -   francescofumagalli@gmail.com.  

Allego "Locandina e Dépliant"

Con l'augurio di poterci incontrare e salutare sul posto, Vi ringrazio per l'attenzione e Vi saluto.


Il Presidente
Dott. Vito Mirabella






Bergamo, 07/12/2021

Cari amici,

  per il 100° anniversario del Milite Ignoto, nel ricordo dei nostri antenati e dei nostri avi Caduti nella Grande Guerra e per onorare  tutti coloro che si sono sacrificati per la Patria, siete invitati alla rappresentazione commemorativa che si terrà mercoledì 22 dicembre alle ore 18.00, nel Teatro Civico di Dalmine, come da link allegati.

Verrà recitato, dall’attrice Maria Giulia Campioli, il monologo  “Ignoto militi - Diario di un viaggio latino tra terra e cielo“, di Umberto Fabi.

E' auspicabile una nutrita partecipazione poiché, salvo la meritoria attività del Ministero della Difesa, che ha attuato notevoli commemorazioni, vi è stato, per il centenario del Milite Ignoto, il "quasi" silenzio delle altre pubbliche istituzioni nazionali, ed in particolare del MIUR.

Anche molte pubbliche istituzioni locali hanno fatto chi poco, chi nulla ed ecco quindi la ragione per attivarci per ricordare il Milite Ignoto, uno dei tantissimi  Caduti ai quali dobbiamo ..... se siamo qui.   

La prenotazione é obbligatoria e si potrà effettuare al numero 035 6224840 (Segreteria Biblioteca Dalmine) o on-line (https://www.rbbg.it/library/dalmine/prenotazioni).

L'ingresso è gratuito fino a disponibilità posti, ma Vi pregherei di prenotare entro e non oltre il 18 dicembre.

Vi prego di attenervi a quanto riportato sulle locandine, sia per quanto riguarda la conferma a partecipare, che per quanto attiene alle prescrizioni  anti-SARS-CoV-2 /Covid (Passaporto verde, mascherina, distanziamento, etc.). 

Ringrazio tutti per l'attenzione,  e Vi porgo cordiali saluti.

                                                                                                                                         Il Presidente

                                  Dott. Vito Mirabella

 

https://www.rbbg.it/library/biblioteca-rita-levi-montalcini-dalmine/cal/ignoto-militi-diario-di-un-viaggio-latino-tra-terra-e-cielo/

https://www.comune.dalmine.bg.it/pubblicazioni/News/News_Dettaglio.asp?ID=32484&ID_M=12&Preview=1 






                                                                                                                                                           Bergamo,09/07/2021

                        Cari Soci, cari amici,

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          tutti stiamo vivendo il periodo delle scadenze fiscali e ci giungono sollecitazioni a devolvere il “5 per mille” alle più varie organizzazioni.

          Ritengo, perciò, che sia utile e doveroso attirare la Vostra attenzione sull’opportunità di scegliere e far scegliere il nostro Istituto come beneficiario del contributo del “5 per mille”

            L’operazione non comporta alcun onere per chi dona. Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi basta indicare, nell’apposito riquadro, il codice fiscale dell’Istituto 80226830588 .

            RingraziandoVi fin d’ora del sostegno che darete, Vi ricordo che questi fondi sono destinati solo ed esclusivamente agli scopi previsti dallo Statuto, quindi a totale vantaggio del nostro benemerito Sodalizio.

            L’Istituto ha attuato concreti interventi per diffondere l’idea di Patria, per salvaguardare, esaltare e tramandare, specie alle giovani generazioni, il valore e le virtù militari degli Italiani.

            Poiché riveste particolare rilevanza, voglio segnalarVi la realizzazione, da parte del CESVAM, dei "Quaderni del Nastro Azzurro" che vengono distribuiti a chiunque li richieda e agli studiosi, nelle Università e tra le Autorità di vertice dello Stato.                                                                                                                                                                                                                                                               

         L'Istituto, infatti, tramite il braccio operativo del nostro CESVAM (Centro Studi sul Valore Militare), è oggi una fucina di attività alle quali le Federazione, i Soci, e gli interessati collaborano.

            Aiutiamo quindi il nostro Istituto, con un gesto che non ci costa, ma che molto contribuisce al raggiungimento di nobili scopi!

            Ognuno di Voi può, inoltre, associare a questa iniziativa di donazione pro Nastro Azzurro anche familiari, amici e quanti altri la condividano.

            Un affettuoso e grato saluto, con gli auguri di buona salute e buone vacanze.

 

             Il Presidente

            Dott. Vito Mirabella





Bergamo, 11 maggio 2021

        Cari “Azzurri” e cari Soci,

          Vi comunico che, per celebrare la “Giornata del Decorato” che, tradizionalmente, ricorre il 24 maggio di ogni anno, sarà celebrata una Santa Messa.

          Il rito è voluto e organizzato, con convinzione e umiltà, dalla Federazione del Nastro Azzurro di Bergamo, per tutti i Decorati al Valore Militare.

         Vi invito, a questa Celebrazione Eucaristica che, unita alle nostre preghiere, possa costituire redenzione, pace e riposo anche per i Caduti e per i nostri Soci e amici defunti.         

   

         La cerimonia religiosa si terrà nella Chiesa di San Marco, popolarmente nota come Chiesa di Santa Rita, a Bergamo in Via A. Locatelli, 6 (nei pressi di Piazza della Libertà)         

                            domenica, 23 maggio 2021, alle ore 11,00.      

           Per noi, che abbiamo l’alto compito di:

-custodire e tramandare il ricordo del valore e degli eroismi compiuti;

-tutelare il rispetto e l'amore per la Patria;

-diffondere la coscienza dei doveri verso di questa;

-trasmettere alle giovani generazioni la memoria storica nazionale ed i valori fondanti dello Stato,

          possa costituire viatico per una esistenza più serena e felice.

                                                                      Il Presidente

                                            Dott. Vito Mirabella

 

Il programma della cerimonia prevede:
h.10,50 ingresso in Chiesa
h.11:00 Santa Messa con lettura, alla fine,                                                                      
della “Preghiera del Decorato"                                                                                          
sulle note della canzone del Piave.






Bergamo, 23 aprile 2021

 

Cari amici,


Celebreremo la ricorrenza del 25 aprile come da invito del Comune di Bergamo.

Questi, vista la situazione di emergenza sanitaria ancora in corso, ha deciso, anche per quest'anno, di celebrare l'Anniversario della Liberazione con la cerimonia 

di deposizione delle corone d'alloro alla Torre dei Caduti e al monumento al Partigiano alla presenza delle sole autorità deponenti e in assenza di pubblico. 

La cerimonia avrà luogo domenica 25 aprile alle ore 09,00.

Viene richiesta la presenza di un solo rappresentante delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma (possibilmente con labaro) che possa partecipare alla breve cerimonia. 

Ci viene ricordato che il rappresentante dovrà avere mascherina e che saranno rispettate le distanze di sicurezza.

Come avvenuto lo scorso anno, essendo permesso ad un solo rappresentante delle Associazioni d'Arma di presenziare all'evento, il Presidente di ASSOARMA T.V. Ernesto Greco,

ha ricevuto unanime delega in tal senso da tutte la Associazioni Combattentistiche e d'Arma della bergamasca. 

Pertanto Egli, con l'Alfiere Socio Gaetano Magenta, con il solo Medagliere dell'Istituto del Nastro Azzurro, che ho messo a disposizione, presenzierà alle celebrazioni.

Auguro una felice festività domenicale. 

 

 

Il Presidente
Dott. Vito Mirabella




Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare

Ente Morale R. D. 31 maggio 1928 n. 1308

25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE

76° Anniversario della Resistenza

 Roma, 23 aprile 2021

Le decorazioni al Valor Militare che spiccano sui gonfaloni delle Regioni, delle Province e delle Città sono la testimonianza delle indicibili sofferenze e dei sacrifici che le popolazioni hanno subito negli anni che hanno portato alla Liberazione. A loro l'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare vuole idealmente collegare tutti i militari internati nei campi di concentramento per non aver voluto continuare a combattere nell’esercito tedesco, i Gruppi di Combattimento del Corpo Italiano di Liberazione, gli appartenenti alle altre Forze Armate, il Corpo Volontari della Libertà e, certamente non ultimi, tutti i combattenti della Libertà, senza alcuna discriminazione e distinzione di fede, razza o ideologia politica. Molti di loro diedero la vita per la rinascita del Paese, gettando le basi su cui nacque la nostra Repubblica.

 

Oggi 25 Aprile 2021 la nostra comunità nazionale, subisce ancora gli effetti di una pandemia mondiale che ha in breve tempo seminato lutti su tutto il territorio nazionale. A sua difesa assistiamo all'operato infaticabile di medici, infermieri, sanitari, pubblici ufficiali, protezione


 

civile, forze dell'ordine, forze armate e volontari che contrastano a prezzo della loro vita il subdolo nemico. Al loro Valore, riconoscenti e vicini, vogliamo in questo giorno glorioso per la nostra storia Patria rendere omaggio, nel legame ideale della Resistenza.

 

Il loro sacrificio non può e non sarà dimenticato.


 

Certi che tutti insieme sapremo superare questa durissima prova e far rinascere la nostra Italia, ci stringiamo intorno al nostro tricolore, simbolo della nostra unità nazionale e del nostro comune destino e gridiamo con forza: 

VIVA LA REPUBBLICA, VIVA L'ITALIA.





BERGAMO,03 NOVEMBRE 2020

Auguri di Buona giornata.
Viva le Forze Armate!
Viva l'Italia!


Il Presidente
Dott. Vito Mirabella






Bergamo, 31 luglio 2020


Cari soci,
ci siamo lasciati alcuni mesi fa, interrompendo bruscamente tutti gli incontri, per decreto governativo.
Dopo un primo periodo di disorientamento abbiamo continuato la nostra attività istituzionale.
In particolare, a causa delle limitazioni poste dalle autorità per combattere l'epidemia Covid 19, abbiamo ricevuto la delega da tutte le Associazioni Combattentistiche e d'Arma della provincia di Bergamo di rappresentarle nelle cerimonie ufficiali.
Così è avvenuto e, sia alla celebrazione del 25 aprile che alla celebrazione del 2 giugno, era presente il solo nostro Labaro/Medagliere. (Alfieri i soci Greco e Taddei)
Se i progetti in corso sono stati forzatamente arrestati, non perdiamo la speranza di poterli riprendere, quando la situazione lo permetterà.
Tutti si sono dichiarati disponibili a collaborare nei residui mesi del 2020.
La Presidenza Nazionale è presente già da tempo con una pagina su Facebook.
Le ricerche che i Soci dell'Istituto stanno facendo anche all'interno dei nostri archivi possono essere visualizzate.
Potete accedervi direttamente dalla Home Page del sito.
La Federazione riprenderà la sua attività da metà settembre.
Ma stiamo ancora lavorando e studiando, vi terremo informati in attesa di potervi incontrare.
Buona estate, con molto coraggio e tanta speranza. 
Arrivederci a settembre.

Il Presidente
Dott. Vito Mirabella




Bergamo, 26/6/2020






Cari soci, cari amici,
il 26 giugno del 1936 a Lekemti in Etiopia, il Magg. Pilota Antonio Locatelli cadde ucciso, insieme a diversi altri italiani, in una imboscata tesa da ribelli e sbandati dello sconfitto esercito etiopico.
La Federazione del Nastro Azzurro di Bergamo, intitolata all'Eroe - triplice Medaglia d'Oro al Valor Militare-, lo ricorda con la lirica che leggerete qui unita, opera del nostro Vice Presidente Col. Riccardo Morlini.


26 giugno 2020        84° anniversario della morte di Antonio LOCATELLI

Ci piacque ricordarti così
o Nostro sommo Eroe:
quando segnava il Passo
il manifesto di Marinetti;
quando lo Spirto futurista
reggeva le Tue Ali;
quando la Tua gagliarda chioma
scompigliava il vento,
né il Frate Sole
t'abbagliava sulla Rotta.
Così: sull'obbiettivo fisso indomito,
sfuggente al "revisionismo"
d'oggi, nemico ciarlante!
Azzurro nell'Azzurro.





21 giugno – Giornata della Guardia di Finanza

La Legge n. 616 del 13 maggio 1862 determina la fusione degli organismi doganali dei disciolti Stati preunitari con quelli piemontesi: nasce così il Corpo delle Guardie doganali. Nel 1881 diviene Corpo della Regia Guardia di Finanza. La festa coincide con il giorno d’inizio della battaglia del solstizio, durante la prima guerra mondiale, in cui il primo colpo di fucile fu esploso, nella notte tra il 23 e il 24 maggio 1915, da una pattuglia composta dai finanzieri Pietro Dell’Acqua e Costantino Carta, i quali respinsero il tentativo di alcuni guastatori austriaci di demolire il ponte di Brazzano sullo Judrio, il fiume che segnava il nostro confine.
Il motto araldico «NEC RECISA RECEDIT» fu dato da Gabriele D’Annunzio che scelse per sé il grado di appuntato “ad honorem” della Guardia di Finanza.








Bergamo,10 giugno 2020 Festa della Marina Militare
Il 10 giugno, si celebra la Festa della Marina Militare Italiana sin dal 1939. In precedenza la festa veniva celebrata il 4 dicembre, festa di Santa Barbara, Patrona della Forza Armata.
Dal 1964 - dopo la parentesi del dopoguerra, il 10 giugno, giorno dell'Impresa di Prémuda,è tornata ad essere la data di celebrazione della Festa della Marina Militare Italiana.
Il 10 giugno 1918, una Sezione di due MAS (Motoscafo Armato Silurante, sigla che Gabriele D'Annunzio trasformò in "Memento AudereSemper") al comando del Capitano di Corvetta Luigi RIZZO intercettò la flotta austriaca al largo dell’isola di Prémuda (oggi in Croazia). Le due motosiluranti, manovrate con estrema perizia e grande coraggio, riuscirono nell’impresa di affondare, col siluro, la corazzata austro-ungarica Santo Stefano (SzentIstàn).                                                Così la flotta Austro-Ungarica, che aveva finalmente preso il mare con l’obiettivo di forzare il blocco/ostruzioni del canale d’Otranto, fu invece costretta a rientrare nel porto di Pola.
I due MAS 15 e 21, vittoriosi, ritornarono nel porto di Ancona. Il Semaforo di Monte Cappuccini, appena li avvistò, viste le grandi bandiere issate sui MAS intuì la vittoria e ne diede notizia al Comando Marina di Ancona con il famoso telegramma, vibrante di entusiasmo:
"Miglia 15 N–NE, due motoscafi scarichi di siluri ma carichi di onore e gloria dirigono in porto"
È nostro dovere ricordare:
-tutti i nomi ed i rispettivi ruoli degli equipaggi dei due Mas;
-che il Comandante Rizzo ed il Guardiamarina Aonzo furono decorati con M.O.V.M.;
-che tutti gli altri componenti degli equipaggi furono decorati con M.A.V.M.;
-che il MAS 15 è esposto nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano a Roma;
-che a Milazzo, l’8 ottobre 2018, la Fregata Luigi RIZZO (F595), ha ricevuto la bandiera di combattimento. Madrina la contessa Maria Guglielmina Rizzo Bonaccorsi, figlia dell’Ammiraglio Rizzo. 
IMPRESA DI PRÈMUDA      ore 03.15    10 giugno 1918       
MAS 15: Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, capo timoniere di 2ª classe Armando Gori, sottocapo cannoniere Giorgio Varchetta, fuochista A.M. Salvatore Annaloro, fuochista A.M. Giuseppe De Fano, torpediniere scelto Eraldo Bertucci, marinaio scelto Letterio Donato, marinaio scelto Francesco Bagnato, volontario motonauta 2° classe Emilio Manfredi.       
MAS 21: Guardiamarina Giuseppe Aonzo, sotto nocchiere LuigiRossi, cannoniere scelto Querino Capuano, torpediniere meccanico Bruno Santarelli, torpediniere marinaio scelto Lorenzo Feo, fuochista A.M. Giovanni Calipari, fuochista A.M. Ugo Tomat.

Auguri.

Il Presidente
Dott. Vito Mirabella



Bergamo,3 giugno 2020
Care socie e Cari soci,
abbiamo festeggiato il 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica, la festa di tutti gli italiani.
Un giorno importante, emblematico nell'anticipare una riapertura dei territori regionali che, auspichiamo, potrà dare il via ad un nuovo balzo in avanti per il nostro Paese in termini economici, produttivi, turistici e sociali.
Il 2 giugno 2020 è stato davvero carico di speranze, di auspici, di attese. È un giorno che è giunto dopo tre mesi di dubbi, di incertezze, di criticità che hanno cambiato le nostre vite.
Abbiamo cambiato la nostra quotidianità. Abbiamo dovuto prendere decisioni complesse, cambiare stili di vita, modificare le nostre abitudini, e, spero, abbiamo riacquistato il valore della lealtà, del bello, del giusto e dell'essenziale.
La Festa della Repubblica ci ricorda che tutti siamo chiamati a metterci al servizio della collettivitànella costruzione del bene comune rendendo onore ai sacrifici che il popolo italiano ha dovuto affrontare con la perdita delle vite dei Caduti e le sofferenze dei feriti, dei mutilati e di tutte le famiglie oppresse dalla miseria e dalle malattie delle guerre.
L'Italia, pur in un periodo di sofferenza, ha saputo reagire con laboriosità e spirito di sacrificio, stringendosi “a coorte” come recita l’Inno nazionale.
In questo 2020 abbiamo celebrato quindi il 2 giugno senza il tradizionale appuntamento con la popolazione riunita nel festeggiamento e nell’omaggio ai Caduti che consente di trasmettere quegli ideali che, nel secondo dopoguerra, ispirarono la Rinascita dell'Italia dalle rovine della seconda Guerra Mondiale e la nascita della Repubblica.
Non ci sono stati grandi eventi pubblici in occasione del 2 giugno 2020tranne la semplice cerimonia di deposizione di corone alla Torre dei Caduti che, come ogni anno, la Prefettura ed il nuovo Prefetto Dott. Ricci, hanno organizzato.                                                                                                                                           La cerimonia si è svolta, infatti, nel rispetto delle norme dettate dall'emergenza epidemiologica in atto, con uso di mascherine e con distanziamento sociale evitando qualsiasi forma di assembramento.
La Federazione è stata chiamata dalle Autorità, a rappresentare, con il Labaro-Medagliere, tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Bergamo e vogliamo rimarcare l'importanza di questo evento, mentre confermiamo a Voi tutti il gesto concreto di esporre la bandiera tricolore dai vostri balconi anche nei prossimi giorni e fino alla sconfitta del virus e alla fine dell’epidemia.
È stato un festeggiamento inusuale e distante, ma non per questo privo del significato di sentirci tutti ITALIANI, accomunati dai valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, di aiuto reciproco.    Auguri!                                                     


                                                                                 Il Presidente



Istituto del Nastro Azzurro

fra Combattenti Decorati al Valor Militare

Eretto in Ente Morale con Regio Decreto 31 maggio 1928 n. 1308

Federazione Provinciale di Bergamo

Via Angelo Mai ,28 Bergamo 24121 Tel. 035.238745

                                                                                                              PRESIDENZA                                                                                                         

                                                                                                 Bergamo, 07/06/2020

 

Abbiamo visto il filmato, della durata di circa 120 secondi, realizzato e mandato in onda da “Bergamo TV” per la cerimonia del 2 giugno, Festa della Repubblica.

Dopo le "prove" del 1° giugno, l'operatore di ripresa ha fatto del suo meglio riprendendo l'intera cerimonia, durata circa 25 minuti.

Il montaggio per il servizio che è stato mandato in onda, però, lascia a desiderare.

Ignorare il Labaro luccicante di Medaglie d'Oro, della Federazione di Bergamo del Nastro Azzurro è da considerare errore quasi imperdonabile.                                                    

Quel Medagliere è "Memoria storica" perché, con l’eloquenza palpitante dei simboli, vuol custodire e tramandare le tradizioni di virtù, coraggio e valore dei bergamaschi che hanno attraversato la storia d’Italia sin dal tempo dei garibaldini-camicie rosse.

Ignorare questa iconostasi è stata una sciatteria e ha deluso non solo moralmente, trattandosi di una cerimonia ove si onorano con corone d'alloro i Caduti, ma anche dal punto di vista della narrazione e di doverosa e corretta documentazione dell'evento.

La cerimonia si è svolta nel rispetto delle norme per l'emergenza epidemiologica, evitando ogni forma di assembramento.

Per questa ragione, non soltanto il Labaro/Medagliere del Nastro Azzurro era l'unica "insegna" presente ma, nell'evento, oltre a simboleggiare esso stesso gli "eroismi" dei bergamaschi, aveva l'onore e l'onere di rappresentare anche TUTTE le Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

Nel servizio mandato in onda, invece, esso è appena, appena, visibile per un attimo nel “totale” della conclusione, alle spalle del Prefetto intervistato, mentre, sullo sfondo, si intravede il Sindaco che ringrazia sia l'Alfiere del Nastro Azzurro sia gli Alfieri dei Gonfaloni Comunale e Provinciale.

Ho ritenuto di confidarvi il disappunto per la noncuranza per il nostro Medagliere nella speranza di esservi d’aiuto ad evitare, per il futuro, di deludere tanti cittadini che si riconoscono nel rispetto delle ricorrenze della Storia nostra, quelle che sono state onorate dal passo austero e solitario del nostro Presidente della Repubblica il quale rispetta il labaro del Nastro Azzurro davanti al quale gli Italiani s’inchinano. Quasi tutti.

Vi ringrazio di aver letto la mia, la nostra voce.

                                                                                           Vito Mirabella

 

Dott. Vito Mirabella

Presidente Federazione Provinciale di Bergamo

Istituto  del  Nastro  Azzurro

fra Combattenti  Decorati al Valor Militare

Via Angelo Mai ,28 – 24121  Bergamo



24 maggio 2020   GIORNATA DEL DECORATO

La Giornata del Decorato veniva celebrata il 24 maggio, data anniversario dell’inizio della 1^ Guerra Mondiale per l’Italia. Successivamente, quando furono riviste le varie festività, decisero di spostarla al 4 novembre, accumunandola ad altre ricorrenze. Nel momento in cui tale festività dal 1977 è stata declassata da giorno festivo a “festa mobile” la denominazione “Giornata del Decorato” è sparita.

L’Istituto del Nastro Azzurro, su input del Comandante Giorgio Zanardi, Presidente Nazionale, dal 24 maggio 2007, ha ripreso a festeggiare la Giornata del Decorato deponendo ogni anno una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto.

Dal 2015 la Giornata del Decorato viene celebrata dalla Presidenza Nazionale in città diverse (Milano – Arezzo – Salò – Roma – Torino) abbinando alla cerimonia celebrativa un convegno di carattere storico che illustra il Valore Militare e coinvolgendo le giovani generazioni.

L'immagine può contenere: 5 persone, persone in piedi, folla e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: una o più persone, persone sul palco, persone in piedi e spazio all'aperto



Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare
Ente Morale R. D. 31 maggio 1928 n. 1308
Federazione Provinciale di Bergamo
Via Angelo Mai, 28 BERGAMO 24121



Oggi, 4 maggio 2020 si celebra il 159° Anniversario della Costituzione dell'Esercito Italiano. 
Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, ha inviato un videomessaggio che potrete ascoltare accedendo al seguente link:
https://youtu.be/XhebR9dRQMs
Festeggiamo, date le circostanze, con misurata compostezza.
Auguri di ottima salute.


Il Presidente
Dott. Vito Mirabella

Presidenza
Santa Pasqua 2020
Il nostro tricolore, che sventola dal nostro e da tanti altri balconi, in questi tempi di pandemia, vuole essere il simbolo della volontà che tutti noi abbiamo di continuare nel nostro lavoro. Non sappiamo quando la nostra Federazione potrà proseguire l’attività, ma ci stiamo preparando a ricominciare, consapevoli che dovrà essere un progressivo, virtuoso ritorno ad una diversa normalità.
Con i Consiglieri vogliamo, con fiducia e speranza, fare a tutti voi gli auguri per una buona Pasqua, serena ed in buona salute!


Dott. Vito Mirabella
Presidente Federazione Provinciale diBergamo
Istituto  del  Nastro  Azzurro
fra Combattenti  Decorati al Valor Militare











Bergamo,05 aprile 2020


La pandemia in atto, che inizialmente ha colpito la Lombardia e la nostra provincia in modo massiccio, da un lato incide sulle vite e sugli stati d'animo, dall'altro attiva le coscienze e muove la generosità degli Italiani, che si vede proprio in queste gravi occasioni. Ricordo perciò a tutti che ciascuno può aiutare, con donazioni, chi vuole, avendo cura di scrivere sul bonifico nome del donatore e la causale "emergenza coronavirus oppure Covid19". In questo modo dovreste anche usufruire della seguente norma:"per le erogazioni liberali in denaro e in natura, in materia di Covid 19, spetta una detrazione dall'imposta lorda ai fini dell'imposta sul reddito pari al 30%. (Art. 66 D.L. 17/3/2020 n. 18)". L'emergenza "coronavirus" non ci ha lasciato indifferenti, anche per la morte di un nostro Socio.                   Quindi, a sostegno del lavoro e dell'impegno straordinario del personale sanitario, la Federazione ha deliberato di dare un segnale di attiva partecipazione nell'unico modo che il nostro Istituto può attuare: Contribuendo economicamente! Cosicché Vi informo che la Federazione del Nastro Azzurro di Bergamo, sin dal 15 marzo 2020 ha eseguito una donazionedi €300= a favore dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII° (vedi qui sotto)

 Abbiamo donato quanto le finanze della Federazione ci consentivano, e non potevamo certo offrire valori importanti come quelli sbandierati dai noti VIP; ma... "ogni poco…. giova", si dice!
Pensiamo che il nostro gesto sia significativo, più che per il denaro donato, perché esso costituisce un "segnale" di condivisione e appoggio morale che proviene da coloro che sono titolati più e meglio di altri e"sanno" bene di che cosa si parla, quando si parla di fratellanza d’armi, di coraggio, di spirito di sacrificio, in una parola…. di eroismo.
Auguri di ottima salute a tutti

                                                                                             Il Presidente della Federazione     
       
(nota destinata alle tante anime belle e agli antimilitaristi: Basta la Protezione Civile dicono; peccato che poi si deve attingere alle Forze Armate e particolarmente all'Esercito, per coprire le carenze.) 








Bergamo, 26/03/2020
L’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO COMPIE 97 ANNI

L'idea di fondare l’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Associazione Combattentistica oggi posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite il Ministero della Difesa, venne alla Medaglia d’Oro Ettore Viola ed al Pittore Maurizio Barricelli, che si incontrarono nella primavera del 1923 al Caffè Aragno dove idearono l’“Associazione del Nastro Azzurro” riferendosi al colore Azzurro del nastrino della Medaglia al Valor Militare; vennero successivamente cooptati l’allora maggiore Simone Simoni e l’avvocato Umberto Guzzoni e altri amici Decorati al Valor Militare come la M.O. Amilcare Rossi. Il primo Segretario Generale dell’Istituto fu Maurizio Barricelli.
Essi scelsero come data di nascita dell'Associazione il 26 marzo per ricordare che 90 anni prima, con Regio Viglietto del 26 Marzo 1833, Carlo Alberto istituiva la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento al Valor Militare.